Dopo un 2016 dedicato ad approfondire tematiche legate alle guerre e alle migrazioni, con uno sguardo vigile sui paesi del Medio Oriente (Afghanistan, Siria, Palestina) e sulla Grecia, nazione spartiacque tra Medio Oriente e Mediterraneo: estrema propaggine europea stretta nella morsa di una lunga crisi e, nonostante tutto, approdo naturale per gente in fuga dall’area mediorientale, abbiamo deciso di ricollegarci al tema, che ha dato origine alla nostra associazione e anche a questo blog, con una nuova categoria:”Attraverso l’Africa“.
Non l’Africa conosciuta nei villaggi del Camerun per il progetto “Prime gocce d’acqua” della quale vi continueremo a parlare nelle sezioni ad essa dedicate ma l’Africa intesa come intero continente.
L’intento è quello di fornire spunti di approfondimento che permettano di ampliare il punto di vista su questo straordinario continente e su ciò che è accaduto e sta accadendo nelle varie nazioni che lo compongono.
Riteniamo infatti sia indispensabile conoscere l’Africa per comprendere meglio le dinamiche alla base degli eventi che interessano anche le altre aree del mondo, compresi i flussi migratori e le mille speranze e le terribili ferite dell’anima di coloro che decidono di intraprendere il “Viaggio”.
La prima proposta comprende due documentari di Silvestro Montanaro semplici, chiari, obiettivi che illustrano, mettendo in fila fatti e documenti, ciò che non sempre si coglie dei complessi eventi che si sviluppano in Africa.
Il primo documentario parla di Africa, di conflitti, interessi, ricchezza e povertà attraverso la visione di Thomas Sankara, giovane presidente del Burkina Faso “Il paese degli uomini integri” ucciso nel 1987, che sognava un’Africa artefice del suo destino e che ha lottato pacificamente per realizzare il suo sogno insegnando, da militare, ai militari a non fare la guerra ma a promuovere e portare avanti un’idea perché un’idea non si può uccidere.
Il secondo, una panoramica sul continente, un viaggio che ha inizio dalle parole, dall’arte, dai colori del popolo africano, che passa attraverso l’orrore delle guerre, dei bambini soldato, delle violenze per arrivare al grido che la parte migliore dell’Africa alza chiedendo di poter essere libera da ogni tipo di schiavitù, di poter decidere di fare e non dover aspettare che qualcuno faccia, di poter scegliere di viaggiare e non di fuggire.
Livia Trigona
Silvestro Montanaro, Sankara “… e quel giorno uccisero la felicità” (2013) – da “C’era una volta” Rai3
Silvestro Montanaro, “Buongiorno Africa” (2011) – da “C’era una volta” Rai3